Ut pictura poësis


La parola di un artista non è qualcosa di accessorio alla sua opera. Non è una testimonianza che non possa viaggiare svincolata dalle immagini che ha prodotto.

Nella ricerca sul lascito manoscritto di Paula Modersohn-Becker questo è stato il principio che ha mosso il lavoro fin qui svolto. L’idea che le riflessioni affidate all’epistolario e al diario vivano di vita propria ha avviato uno scavo filologico negli usi lessicali e nelle suggestioni dell’autrice. Si sono pertanto rintracciati sfondi emotivi, echi e inedite corrispondenze.

Il numero 45 della rivista «Incroci» mi ha permesso di presentare i primi risultati di questo studio. Un esercizio di restituzione in lingua italiana della voce di un’artista che si è cercato di far affiorare nella sua spontaneità, senza forzati paragoni con la sua produzione pittorica. Non viene offerto nessun percorso prestabilito.
La coloritura verbale con la sua intrinseca capacità evocativa è un elemento autonomo in grado di orientare la sensibilità del lettore-osservatore. Toccare le parole, esserne toccati, senza preconcetti, senza esiti già definiti.

Un progetto a cura di Eleonora Beltrani e Claudia Ciardi.



Ut pictura poësis. Arte, pittura e metamorfosi di Paula Modersohn-Becker.
Rivista «Incroci», semestrale di letteratura e altre scritture, numero 45, 2022, pagine 118-131
ISSN 2281-1583

Paula Modersohn-Becker – La tecnica ruvida

Claudia Ciardi
Latest posts by Claudia Ciardi (see all)

Pubblicato da

Claudia Ciardi

Laureata in lettere antiche, fondatrice e autrice del blog «Margini in/versi». Osanno il Kaddish di Allen Ginsberg. Cuore greco-berlinese, il vento mi convertì alla letteratura. I miei libri: https://margininversi.blogspot.com/p/i-miei-libri.html Vissi d'arte: https://margininversi.blogspot.com/p/vissi-darte.html I am indexed on “edcat,” the database of artist publications: https://edcat.net/person/claudia-ciardi/ ------------A pocket literary biography------------ Claudia Ciardi was born in Pisa on 6 October 1981. Her education fluctuates and borders on ancient literature, German studies and the economics of cultural heritage. In life she is dedicated to editorial consultancy and is a photography assistant. The comparison between images and words, the exploration of contacts between verbal and figurative forms, up to self-taught painting have inspired several of her most recent collaborations. She mostly ignores Renaissance epilogues, remaining a Greek-Gothic. What Cristina Campo expressed, that translating is writing, is true in her. And writing is writing like “a rose is a rose is a rose”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *